Un viaggio in Sicilia è indissolubilmente legato all’assaggio di tutte le magnifiche delizie che la nostra isola offre: dalla pasta alla Norma ai cannoli siciliani, dagli arancini alla cassata, dalle sarde beccafico alle paste di mandorla…sono davvero numerosi i piatti siciliani conosciuti in tutto il mondo. Resta solo l’imbarazzo di quale scegliere se si vuole mantenere la linea. In questo post vi dò qualche consiglio sui piatti che dovete assolutamente mangiare prima di rientrare a casa dalle vostre vacanze. Siete pronti a seguire il mio tour gastronomico? Iniziamo da un primo naturalmente.
PASTA ALLA NORMA
Chiamata così perchè leggenda vuole che Nino Martoglio, poeta siciliano, talmente colpito dalla straordinaria bontà di questo piatto, l’abbia paragonato alla “Norma”, la celebre opera lirica del compositore Vincenzo Bellini.
In effetti questa pasta è davvero un connubio eccezionale tra le migliori materie prime siciliane: grano duro, pomodoro, melanzane e ricotta salata. Tutto coltivato sotto il caldo sole del Sud. Ci sono tante ricette per renderla un piatto light ma io vi assicuro che quella originale con le melanzane fritte è davvero la più gustosa!
ARANCINI O ARANCINE?
Non ho ancora capito perchè tra Est e Ovest della Sicilia abbiano un nome variante al genere femminile e al maschile, se in sostanza sono ugualmente buoni. La tradizione li vuole ripieni di ragù e mozzarella, ma ormai ce ne sono di tantissimi tipi. Gli ultimi che abbiamo assaggiato in un paesino dell’Etna erano ripieni di pistacchio. Una vera goduria! Ci sono anche alle melanzane, al burro e prosciutto, allo speck e fontina, agli spinaci..insomma una contaminazione di sapori e bontà! A voi la scelta: magari un gusto diverso per ogni spuntino serale!
SARDE A BECCAFICO
In Sicilia si possono apprezzare due tipologie di cucina: una legata alle zone costiere, in cui domina il pesce e l’altra legata all’entroterra in cui abbondano legumi, verdure, uova, formaggi e latticini in genere. Se optate per il pesce naturalmente accertatevi che sia freschissim e dovete assaggiare le sarde a beccafico. L’origine del nome di questo piatto risale alla forma di beccafico che le sarde assumono nel piatto una volta cotte. I beccafichi sono degli uccelletti particolarmente apprezzati dagli aristocratici siciliani di una volta e che venivano sistemati nei piatti con le piume della coda rivolte all’insù. In questo piatto davvero semplice da cucinare, il gustoso sapore delle sarde viene esaltato dalla dolcezza dell’uva sultanina e dei pinoli, il tutto ricoperto da un velo di pangrattato aromatizzato. Un piatto della tradizione siciliana che vale davvero la pena assaggiare sia come secondo, ma anche come antipasto.
IL CANNOLO DI RICOTTA